L’appartamento è grazioso ed accogliente e fornito di tutti i confort, compresi lenzuola, asciugamani, strofinacci e tovaglie. La cucina è fornita di tutto il necessario per cucinare, fornelli a gas. 1 camera con letto matrimoniale e 1 divano letto matrimoniale. L’appartamento è situato al secondo piano e gode di un piccolo balconcino con tavolino e due sedie.
Situato a Croveo, piccolo comune montano della val d’Ossola (noto per le sue falesie di free-climbing e per il Parroco viperaro Don Ruscetta), il fabbricato era stato oggetto di interventi poco rispettosi della storicità dei luoghi: si è deciso, quindi, di intervenire sugli esterni al fine di restituire all’antico immobile la valenza architettonica della tradizione costruttiva delle Alpi Ossolane.
Gli interventi hanno comportato il rifacimento del manto di copertura in “piode” tradizionali (le lastre di pietra di beola della tradizione costruttiva ossolana) il restauro conservativo sui fronti, con scrostamento di intonaco ammalorato e successivo ripristino a base calce, pulizia delle porzioni lapidee e la sostituzione dei serramenti.
All’esterno la casa appare coerente e perfettamente inserita nel contesto del centro storico del piccolo paese, mentre all’interno si è deciso di intervenire con un progetto di riqualificazione originale e fortemente caratterizzante, abbandonando qualsiasi approccio nostalgico.
Giocando sull’età del fabbricato, che ha attraversato molte epoche differenti, pur sempre rimanendo fedele all’estetica tradizionale per quanto riguarda gli esterni, si sono sfruttati i tre livelli fuori terra per fare un viaggio temporale.
Con piccoli accorgimenti a livello distributivo, atti principalmente a dare aria agli ambienti, si è deciso di personalizzare i quattro appartamenti della case-vacanze secondo il seguente criterio: al pianoterra troviamo gli anni ’60 (carta da parati che fa l’occhiolino a Lichtenstein sui cuscini e nei complementi, parquet industriale, lampade dell’epoca, la Egg Chair di Jacobsen, le stampe di Mafalda e di Marilyn di Andy Warhol) e anni 2000 (cemento verde e wallpaper alle pareti, una vasca doppia Jacuzzi rivestita, secondo progetto, con immagini iconiche di quegli anni, la grafica Apple, le Torri Gemelle, FB, l’euro, Charlie Edbo, complementi Kartell, un caminetto in bio-etanolo, sanitari minimal). Al piano primo l’appartamento dedicato agli anni ’50 (elettrodomestici Smeg, tessuti colorati e cementine), l’ultimo livello è invece a tema anni ’80 (Keith Haring sulle piastrelle della cucina, Corto Maltese alle pareti, Michael Jackson sui cuscini, e tartan bianco e nero a terra) ed è dominato dal nuovo sottotetto ligneo con i caratteristici abbaini ed una stereometria molto particolare.
Il concept del progetto è diventato così un pretesto per un viaggio temporale fra materiali ricercati e iconici oggetti di design.